Quando si acquista una casa, la parte sicuramente più divertente è quella relativa alla scelta dell’arredamento. Una delle stanze più belle da arredare e che sicuramente meglio stimolano la creatività, è il bagno. Di solito più piccolo rispetto agli altri ambienti della casa, la sua necessità di essere funzionale si può benissimo coniugare ad elementi di design e di tendenza, per renderlo ancora più confortevole.
Tra i vari elementi da tenere in considerazione, spesso ci si cura poco della rubinetteria, componente piccolo ma estremamente importante per lo svolgimento delle quotidiane attività. Di seguito vedremo quindi come orientarsi nella scelta dei rubinetti e quali tipologie esistono, analizzando anche le caratteristiche tecniche grazie all’aiuto di idraulicogenovaeprovincia.it.
Tipologie di rubinetti
Che si debba arredare da zero o semplicemente fare un restyling del bagno, è importante curare anche i dettagli più piccoli: la rubinetteria ha infatti il potere di cambiare l’aspetto estetico di una delle stanze più importanti della casa.
Quando si parla di rubinetto si parla in realtà del miscelatore, ovvero quel dispositivo che regola l’acqua di norma installato al centro o all’estremità di un condotto o di una tubatura. I miscelatori presenti sul mercato sono divisibili fondamentalmente in tre macro categorie, tra cui scegliere in base a gusto estetico e funzionalità, in modo da coniugare comfort e stile.
Miscelatore bicomando
La prima tipologia è quella dei miscelatori bicomando, modello classico con le due manopole per acqua calda e fredda da combinare e regolare ogni volta per ottenere la temperatura ideale dell’acqua.
Miscelatore monocomando
Modello più moderno e costituito da una sola manopola che si aziona con un movimento dal basso verso l’alto e la temperatura viene regolata spostandola la stessa manopola a destra o a sinistra. Molto più pratico rispetto al primo, questo tipo di miscelatore può prevedere l’installazione del dispositivo anti scottatura per i bambini e anche del limitatore di portata, in grado di ridurre lo spreco d’acqua del 50%.
Miscelatore termostatico
Questo modello all’avanguardia è stato studiato in modo da fornire il massimo del comfort grazie alla possibilità di impostare in maniera precisa la temperatura dell’acqua. È composto di due manopole, una per regolare la portata e una per la temperatura. Un ulteriore elemento di sicurezza è la capacità di interrompere automaticamente il flusso se vi sono problemi di miscelazione tra acqua calda e fredda.
Come scegliere i rubinetti per i sanitari
Dopo aver analizzato le diverse tecnologie di distribuzione dell’acqua (i miscelatori), vediamo ora come scegliere i rubinetti giusti per i vari sanitari.
Lavabo
La scelta del modello del lavabo e della relativa rubinetteria deve essere fatta in modo che la funzionalità si coniughi al gusto. È necessario valutare quale sia l’altezza migliore per il beccuccio del rubinetto, la cui profondità deve coincidere con lo scarico del lavabo in modo da evitare fuoriuscite d’acqua e schizzi.
Un rubinetto con il beccuccio alto fornisce maggiore spazio per lavare le mani, mentre un rubinetto dal beccuccio basso consente una migliore gestione dello spazio sovrastante e una maggiore discrezione. Un’alternativa può essere la scelta di un modello ad infrarossi, alimentato tramite corrente o a pila, per cui basta avvicinarsi al sensore perché si accenda.
Vasca da bagno
Caso più particolare è quello della vasca da bagno, il cui rubinetto presenta un deviatore: esso serve ad orientare il flusso d’acqua attraverso la doccetta o attraverso il beccuccio.
Con la doccetta è possibile regolare la direzione del getto d’acqua grazie al tubo flessibile, mentre con il beccuccio è possibile riempire la vasca. Il beccuccio inoltre può fornire un getto tradizionale o a cascata, ideale se si ha una vasca idromassaggio.
Doccia
Il rubinetto della doccia prevede solitamente l’installazione di un tubo flessibile con doccetta fissato a parete.
Abbinare la rubinetteria
Quando si decide di rinnovare la rubinetteria del bagno, è importante cercare di dare armonia a tutti i vari elementi. Il consiglio è quindi quello di abbinare il rubinetto del lavandino con quello del bidet e della doccia, sia dal punto di vista cromatico che del materiale.
A loro volta i rubinetti dovranno rispecchiare lo stile generale dell’ambiente, abbinandosi anche ai materiali e alla linea dei rivestimenti, coordinandosi quindi con pareti, piastrelle e pavimenti.