Negli ultimi due anni sono state implementate le misure volte a dare sostegno alle famiglie e ai lavoratori in un momento di crisi come quello dovuto alla pandemia da Covid-19. In più, sono state apportate modifiche a delle misure già previste, in modo da rendere la procedura amministrativa più veloce ed efficace. Tra queste troviamo l’Assegno Unico, una misura temporanea erogata dall’INPS. Al termine del 2021, infatti, l’obiettivo è quello di sostituire le varie e frammentate prestazioni di sostegno al reddito con questo assegno unico. Per saperne di più, vi invitiamo a restare aggiornati su Alphabet City dove potrete trovare aggiornamenti utili e interessanti su questo e altri argomenti di sicuro interesse. Intanto vediamo di cosa si tratta e quando e come verrà erogata la suddetta prestazione.
Assegno Unico 2021: a chi spetta?
Come già accennato, l’Assegno Unico è una misura temporanea, ovvero sarà in vigore dal 1° luglio 2021 fino al 31 dicembre 2021, così come stabilito dal Decreto Legge 79/2021. Ne possono beneficiare tutti i nuclei familiari composti da lavoratori autonomi o disoccupati con figli minori di 18 anni, sia naturali che adottati o in affido preadottivo. Non rientrano quindi né chi già percepisce gli ANF (assegni per il nucleo famigliare, i quali continueranno a essere erogati ma maggiorati in base al numero di figli presenti nel nucleo famigliare) né lavoratori dipendenti e assimilati.
In più, l‘ISEE del nucleo famigliare richiedente non deve essere superiore a 50.000 euro.
A quanto ammonta l’Assegno Unico?
Per quanto riguarda l’importo dell’assegno unico, questo non è uguale per tutti i nuclei famigliari. Il suo ammontare dipende infatti da diversi fattori, tra cui la condizione economica equivalente del nucleo familiare. Di base, ad ogni modo, l’assegno unico ammonta a 167,5 euro per ogni figlio minore. Nel caso in cui siano presenti due figli minori, l’importo aumenta del 30% ciascuno, arrivando a un totale di 217,8 euro al mese.
Come richiederlo?
Per richiedere l’Assegno Unico si può visitare direttamente il portale web INPS, a partire dal primo luglio 2021. Per proseguire nella richiesta tramite portale web INPS è necessario essere in possesso del PIn INPS, Spid o della Carta di Identità Elettronica (CIE), Carta nazionale dei servizi (Cns). In alternativa, ci si può rivolgere al Contact Center Integrato o agli Enti di Patronato.
Una volta inseriti i dati dei componenti del nucleo famigliari, deve essere indicata la modalità di pagamento. Al momento sono cinque i metodi disponibili: accredito su conto corrente, carta di pagamento con IBAN, bonifico domiciliato, o sul libretto postale intestati al genitore richiedente.
Possono richiedere l’assegno unico anche i genitori divorziati o legalmente separati con affido condiviso, i quali riceveranno delle somme pari al 50% dell’importo totale ciascuno in assenza di preventivo e diverso accordo.
Quando sarà accreditato l’assegno unico?
Per quanto riguarda invece le tempistiche, i vertici dell’INPS fanno sapere che a partire dal 26
luglio sono stati erogati i primi pagamenti. In ogni caso, è stata data la precedenza alle prime
famiglie che hanno fatto richiesta di assegno unico, procedendo in ordine temporale
famiglie che hanno fatto richiesta di assegno unico, procedendo in ordine temporale.