Andando nei supermercati mi sono resa conto che già si trovano le fragole, ma ricordiamo bene che da noi in Italia ancora non sono di stagione. Prestate attenzione a ciò che acquistate e alla loro stagionalità. Ora si trovano solo fragole di importazione pertanto non italiane e soprattutto chissà quanti trattamenti hanno per apparire così belle rosse, enormi e senza nessun segno di deterioramento.
A parte la mia breve premessa che era doverosa per portare l’attenzione al consumo di cibo seguendo quanto più possibile la loro stagionalità, ora mi voglio soffermare sui miti da sfatare che riguardano fragole e gravidanza.
Molte donne vivono il periodo da gestanti come un lasso di tempo costretto a continue rinunce e privazioni. Nell’articolo di oggi proviamo ad indagare il rapporto tra fragole e gravidanza: quali sono le cose vere e quali no?
Con l’arrivo di primavera ed estate le fragole si introducono nella quotidianità di ognuno di noi. Fresche, dolcissime e leggere sono il giusto dessert dopo un pranzo domenicale o una cena troppo light.
Durante la gravidanza però resistervi è davvero difficile. Ma siamo proprio sicuri vi si debba rinunciare? Lo scopriamo insieme e vi suggeriamo di leggere anche Alimentazione durante la gravidanza i cibi da evitare e cosa mangiare.
<Fragole in gravidanza: perché no?
Quali sono i rischi di mangiare fragole durante la gravidanza? In genere si parla di questo frutto come particolarmente ‘pericoloso’ per le donne in attesa. Ma cosa le rende tanto temibili?
In realtà, non è il frutto in sé ad essere nocivo e di certo non lo è specificatamente per le gestanti.
Le fragole minano realmente la salute di una mamma? Diciamo che potrebbero, ma non necessariamente. Il rischio risiede nella istamina, ossia una sostanza che genera spesso reazioni allergiche. La gravidanza può amplificare l’effetto scaturito dalla istamina, rendendo l’allergia ancora più aggressiva. Un altro rischio viene rappresentato dalla toxoplasmosi, che impone di stare molto attenti alla loro pulizia. Non sono dunque solo le fragole a costituire un pericolo per le gestanti, ma anche a salumi, frutta fresca e verdure.
Tutti gli accorgimenti da applicare
Il fatto che la fragola non sia sbucciabile, la rende particolarmente esposta a germi e batteri. Per una donna incinta, soprattutto se soggetta a toxoplasmosi, questo frutto potrebbe dunque creare qualche problema non trascurabile. Con i dovuti accorgimenti però ogni mamma può concedersi il suo fresco dessert a base di frutta. Ciò che serve è una pulizia minuziosa: una volta liberatisi dai piccioli, bisogna lavare le fragole per un tempo ragionevolmente lungo (quello consigliato è di circa 15 minuti). Per la pulizia ci si può servire di bicarbonato o di disinfettante. Per quanto riguarda l’istamina, invece, l’allergia colpisce di solito solo le donne che ne hanno già sofferto prima della gravidanza. Tutte le altre saranno libere di godere delle fragole quando vogliono.
La giusta misurai
Per evitare ogni rischio può essere molto importante trovare la giusta misura. Il controllo dell’alimentazione, durante il periodo d’attesa, è essenziale. Per quel che riguarda le fragole, è buona idea controllarne la quantità e non abbandonarsi mai ad un consumo eccessivo. Possibile alternarle con altri frutti di stagione come ciliegie, albicocche o pesche altrettanto deliziose se non siete allergiche.